La ristrutturazione di interni è la scelta perfetta per chi ama la propria casa, ma ha l’esigenza di rinnovarla o di modificarla per migliorare il comfort e – perché no? – anche aumentarne il valore.
La ristrutturazione di interni è senza dubbio una scelta impegnativa, una sfida, ma anche una soluzione perfetta per chi ama la propria casa e il proprio quartiere e non desidera lasciarli.
Perchè ristrutturare?
Le ragioni alla base della ristrutturazione di interni sono diverse. Si può ristrutturare la propria casa di famiglia perché si desidera un aspetto più contemporaneo, oppure per ricavarne spazi più funzionali. Oppure perché occorre mettere a norma gli impianti, o riparare a un danno, o perché si è acquistata un’abitazione a un prezzo vantaggioso proprio perché necessitava di ristrutturazioni.
Quali che siano le ragioni, ogni ristrutturazione che si rispetti si basa su una premessa fondamentale che richiede di sapere in quale direzione si desidera andare: se verso una ristrutturazione parziale, o totale, che riguardi solo le superfici o coinvolga i volumi delle stanze.
Qualsiasi sia la scelta è di fondamentale importanza affidarsi a dei professionisti. Solo i professionisti grazie alle loro competenze e alla loro esperienza possono garantire risultati soddisfacenti. Inoltre rispondono del lavoro effettuato e sono in grado di guidare le scelte del committente verso le soluzioni migliori, occupandosi dell’intero progetto “chiavi in mano”, anche prevedendo e risolvendo eventuali problematiche che dovessero sorgere in fase di progettazione, sopralluogo o anche esecuzione dei lavori.
Ristrutturazione di interni: ordinaria o straordinaria?
La prima cosa che dobbiamo comprendere, si diceva, è capire in che direzione vogliamo andare. Stiamo pensando a una ristrutturazione d’interni che riguarda la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione di pavimenti, la manutenzione di impianti?
In caso di interventi che non modificano la struttura della casa parliamo di ristrutturazione ordinaria e non sono necessarie comunicazioni particolari a uffici comunali.
Stiamo invece pensando a un isolamento interno o a un consolidamento strutturale, all’istallazione di nuovi impianti o, ancora, all’abbattimento o sposamento di pareti e chiusura o apertura di vani?
In questi casi siamo nel campo della ristrutturazione straordinaria che invece deve essere segnalata agli uffici comunali. Nel caso in cui la ristrutturazione modifichi la struttura dell’abitazione deve anche essere autorizzata.
Il primo caso di ristrutturazione straordinaria necessita della presentazione agli uffici comunali della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) e si può procedere senza altre particolari pratiche burocratiche.
Nel secondo caso – ristrutturazione straordinaria che modifica la pianta o la volumetria dell’abitazione – si deve presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio lavori Asseverata) e occorre attendere 30 giorni dalla data di presentazione all’Ufficio Tecnico del Comune prima di iniziare i lavori. In questo lasso di tempo il Comune può rigettare la richiesta legata alla SCIA. Se invece non giunge nessuna comunicazione si può procedere per la regola del silenzio assenso.
Anche per la definizione di queste pratiche burocratiche la scelta più opportuna è naturalmente quella di affidarsi a dei professionisti.
I bonus fiscali per la ristrutturazione
La legge di Bilancio 2022, presentata in bozza il 28 ottobre 2021, ha prorogato i diversi bonus casa.
Il bonus ristrutturazioni riconosce una detrazione (credito fiscale) del 50% delle spese sostenute fino a un tetto massimo di 96.000 euro per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, effettuati su parti comuni degli edifici, e per interventi di manutenzione straordinaria effettuati su singole unità immobiliari.
Connesso alla ristrutturazione di interni anche il bonus mobili, anch’esso prorogato, ma con un’importante novità: il tetto di spesa scende dagli attuali 16.000 euro (scadenza dicembre 2021) ai 5.000 del prossimo anno.
Il disegno legge, ad oggi, ha prorogato anche le modalità alternative alla diminuzione dell’IRPEF in dieci rate di uguale importo nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo all’esecuzione del lavoro. Le due modalità alternative sono lo sconto in fattura e la cessione del credito.
Non solo bonus: come risparmiare sulle bollette e far bene all’ambiente
La ristrutturazione di interni è una soluzione anche per chi desidera migliorare l’efficienza energetica e avere un adeguato isolamento termico. Come? Ad esempio istallando un cappotto termico interno, sostituendo gli infissi, istallando impianti moderni che evitano dispersione di energia, posando pavimenti in legno.
Si calcola che un intervento ben condotto di ristrutturazione possa portare ad una diminuzione delle bollette legate al riscaldamento anche del 20%.
È inoltre possibile rivolgere una particolare attenzione all’ambiente scegliendo materiali di bioedilizia per la propria ristrutturazione, legno da riforestazione, colle e materiali a basso impatto ambientale, vernici senza elementi tossici.
Ristrutturare secondo certi criteri è un gesto d’amore per il pianeta. Consente, infatti, di risparmiare suolo e risorse energetiche e di sostituire materiali inquinanti con materiali eco-sostenibili.
Anche per questa ragione è opportuno affidare il lavoro a professionisti esperti che possano garantire anche la sostenibilità sociale dei lavori utilizzando manonera qualificata, esperta e con regolare contratto.