Ristrutturazione dei balconi di case private o condomini: cosa c’è da sapere

Ristrutturazione dei balconi

Quando è necessario prevedere la ristrutturazione dei balconi di case private o condomini? E cosa è bene sapere prima di dare avvio ai lavori?

Il balcone è uno spazio esterno di grande valore per ogni abitazione. Per poterne godere appieno, però, è necessario che sia mantenuto in perfetto ordine, sia dal punto di vista estetico che, naturalmente, strutturale.

Ristrutturazione dei balconi: quando intervenire?

Una ristrutturazione dei balconi può rendersi necessaria naturalmente per questioni estetiche, ma di certo non è rimandabile quando si presentano segni di danni strutturali.
In questo caso è infatti buona norma rivolgersi quanto prima a professionisti in grado di valutare l’esatto stato del balcone e, anche attraverso rilievi specifici, cosa sia meglio fare per mantenerne l’integrità.

Quali sono i segnali che dovrebbero metterci in allarme?

Come sempre, è meglio agire sin dai primissimi problemi: ad esempio, se la tinteggiatura presenta segni di infiltrazione d’acqua. Come sappiamo, l’acqua può causare danni davvero importanti alle strutture ed è dunque buona cosa eliminare immediatamente l’inconveniente.

Cedimenti, anche piccoli, della pavimentazione possono causare ristagni d’acqua che non dovrebbero verificarsi, così come sollevamenti della pavimentazione stessa: anche in questo caso è meglio correre subito ai ripari.
Altri casi in cui dovremmo pensare alla ristrutturazione dei balconi della nostra casa è naturalmente quando notiamo il formarsi di crepe, il distacco degli intonaci o, ancor peggio, se parti del ferro della soletta armata del balcone fossero a vista.
In generale, possiamo affermare che prima si interviene sui problemi, più è possibile che si possano risolvere in modo agevole e contenendo le spese.
Più aspettiamo, più è probabile che gli interventi da prevedere siano impegnativi e invasivi, fino al rifacimento completo del balcone.
Tutto questo, naturalmente, senza contare gli importantissimi risvolti relativi alla sicurezza sia dei proprietari sia delle altre persone.

Ristrutturazione ordinaria dei balconi privati: devo chiedere permessi?

La ristrutturazione ordinaria dei balconi di case private rientra nella cosiddetta edilizia libera.
Se il nostro balcone fosse ormai datato o se fosse necessario intervenire con opere di consolidamento, possiamo farlo senza chiedere alcun permesso.
Il bonus facciate, che comprendeva in alcune fattispecie anche questi lavori, non è stato prorogato nel 2023.
È però possibile far rientrare anche queste tipologie di lavori nel più vasto ambito di una ristrutturazione. In questo caso sarà possibile usufruire del Bonus Ristrutturazione del 50%.

Come mi muovo per la ristrutturazione dei balconi condominiali?

Per quanto riguarda la ristrutturazione dei balconi condominiali è necessario distinguere tra tipologia del balcone ed elementi che lo compongono.
I balconi aggettanti sono quelli classici che sporgono dalla facciata dell’edificio. Sporgono dunque dal muro che delimita il perimetro dell’edificio e vengono considerati dei veri e propri prolungamenti dell’appartamento e sono di pertinenza del proprietario di questo.
Le spese per i lavori saranno dunque esclusivamente a suo carico, con eccezione degli elementi decorativi, a tutti gli effetti parte integrante dell’estetica della facciata.
Parliamo dunque di frontalini, ringhiere di pregio, mattonelle o elementi fissi come fioriere in mattoni e così via: si tratta di elementi il cui compito è quello di rendere gradevole l’aspetto dell’edificio, per cui la proprietà è del condominio.
Per questo la spesa di rifacimento di questi elementi va ripartita tra i vari condomini indipendentemente dal fatto che possiedano o meno un balcone.

Ristrutturazione dei balconi condominiali a incasso

La ristrutturazione dei balconi condominiali a incasso rappresenta una fattispecie differente rispetto a quella dei balconi aggettanti. I balconi a incasso hanno infatti una funzione strutturale. Hanno il compito sia di sostenere l’edificio sia di coprirlo, per cui svolgono un ruolo di servizio per i diversi piani e sono di proprietà comune dei condomini, nonostante l’utilizzo sia naturalmente esclusivo di ciascun proprietario.
In questo caso le spese relative all’area del sotto balcone spettano in parti uguali ai proprietari dei due piani che si trovano uno sopra l’altro, mentre intonaco e decorazioni saranno a carico del proprietario del piano inferiore. Al contrario, la pavimentazione dovrà essere pagata dal proprietario del piano superiore.
L’area frontale di questi balconi invece come detto deve essere considerata parte integrante del condominio e le spese saranno dunque ripartite tra tutti i condomini in relazione ai millesimi di proprietà.

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