Ristrutturare la seconda casa: posso usufruire del Bonus 50%?

Una casa di montagna in fase di ristrutturazione

Negli ultimi anni gli incentivi per le ristrutturazioni hanno permesso a molti proprietari di dare un nuovo volto alle proprie abitazioni, rendendole più efficienti, confortevoli e moderne. Ma esistono bonus legati alla ristrutturazione della seconda casa?

Sono state moltissime le famiglie che, negli ultimi anni, hanno usufruito del Bonus Ristrutturazione al 50% (o 65% per il risparmio energetico), ma anche del Superbonus 110%. Una spinta decisa al rinnovamento delle proprietà immobiliari che ha avvantaggiato proprietari, affittuari e settore edile in generale.
Non tutti però sono a conoscenza che tali agevolazioni non si limitano solo alla prima casa, cioè l’abitazione principale della famiglia, ma anche alla seconda casa o seconde case.

Bonus ristrutturazione 50% per le seconde case

Ristrutturare casa è oneroso, non solo in termini di impegno, scelte e stress, ma anche, e soprattutto, dal punto di vista economico. Se per le prime problematiche la soluzione è quella di rivolgersi a un partner specializzato, in grado di gestire al meglio i lavori e di toglierci ogni preoccupazione, per le finanze da diverso tempo vengono in aiuto gli incentivi messi a disposizione dallo Stato Italiano, volti proprio a favorire i processi di rinnovo del parco immobiliare nazionale.

Il Bonus 50% per le ristrutturazioni si rivolge a chi svolge opere di rinnovamento della propria abitazione, che può avvantaggiarsi di uno “sconto” del 50% sulle opere stesse, riconosciuto come credito d’imposta da riceversi in dieci anni sotto forma di minori tasse da pagare.
In alternativa, tale credito può essere ceduto a coloro che eseguono i lavori o alle banche, che chiederanno di norma una percentuale (variabile a seconda dell’intermediario) su quanto ci spetterebbe. Insomma, nel primo caso è restituita la metà dell’importo, ma è necessario anticipare i soldi, con rimborso nell’arco di dieci anni. Nel secondo caso si prende un po’ meno, ma nessun anticipo di soldi.

Il Bonus Ristrutturazioni vale anche per le seconde case, attualmente senza un numero massimo di edifici sui quali cui può essere applicato. A essere limitato è solo l’ammontare massimo di opere che si possono portare in detrazione: non può essere superiore a 96mila euro per ciascuna unità abitativa, indipendentemente dal fatto che sia prima o seconda casa.

In altre parole, se possiedo una prima casa e due o più seconde case, posso eseguire su ciascuna di essere lavori per un massimo di 96mila euro. Eventuali cifre eccedenti non rientrerebbero nel bonus.

Bonus 65% sull’efficienza energetica per le seconde case

Come avviene per le ristrutturazioni, anche per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici non c’è differenza tra prime e seconde case.
Gli interventi volti al miglioramento della classe energetica, ma anche quelli di adattamento antisismico degli edifici, godono di una detrazione del 65% sulla spesa sostenuta. Il tetto di spesa varia a seconda degli interventi e non vi è un limite massimo di edifici su cui può essere richiesto.

Il Superbonus 110% resta solo per i condomini

Più complesso il discorso riguardante il Superbonus 110%. Fino all’anno scorso, questo bonus era applicabile su più edifici (nello specifico, due edifici e non potenzialmente illimitati come per bonus precedenti). Il 2022 ha visto, però, cambiare molte regole su questo incentivo, senza dubbio molto conveniente.

Per quanto riguarda le abitazioni unifamiliari, siano esse prime o seconde case, il Superbonus può essere richiesto solo da chi abbia eseguito almeno il 30% delle opere entro il 30 settembre 2022 e sembra – a meno di cambiamenti futuri – che non vi sia intenzione di rinnovare l’incentivo.

Incentivo rimane attivo per la classe abitativa dei condomini, che hanno attualmente tempo fino al 2025 per eseguire le opere.

+39 02 97801376