Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di isolamento termico degli edifici. Ma cosa comporta veramente questo tipo di lavori? Sono interventi in grado realmente di modificare il confort abitativo degli inquilini di uno stabile? E quali sono le tecniche più utilizzate per questo tipo di interventi?
Cosa è l’isolamento termico di un edificio
L’isolamento termico di un edificio è l’insieme di quelle soluzioni tecnologiche e costruttive in grado di limitare e ridurre al massimo le perdite di calore verso l’esterno durante i mesi invernali e l’ingresso di calore all’interno durante l’estate.
In poche parole, un edificio sarebbe da considerarsi come una sorta di “scatola chiusa, ma non sigillata”: dovrebbe mantenere al proprio interno una determinata temperatura, limitando al massimo le ingerenze derivate dal clima ambientale esterno. Naturalmente, per fare ciò, è necessario isolare quanto possibile la “scatola”, in modo da limitare al massimo le perdite.
Un’altra questione importantissima che riguarda l’isolamento termico è quella relativa alla sostenibilità ambientale: un edificio ben isolato ha bisogno di meno energia per mantenere una temperatura adeguata, limitando in questo modo l’uso di combustibili fossili ed energia necessaria a questo scopo.
Quindi l’isolamento termico contribuisce a limitare le spese delle utenze energetiche, ma soprattutto ad avere un’abitazione più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Quali sono i vantaggi
Ecco quindi, nello specifico, quali sono tutti i benefici che un buon isolamento termico è in grado di apportare agli immobili ai quali viene applicato.
Vantaggi ambientali
Come detto uno dei principali vantaggi di un buon isolamento è la riduzione dei consumi energetici necessari al mantenimento della temperatura di confort all’interno dello stabile. E con ciò, viene limitato anche l’uso di combustibili fossili, con il conseguente taglio delle emissioni di sostanze nocive nell’ambiente.
Vantaggio economico
Senza dubbio un immobile ben isolato termicamente ha dispersioni ridotte e, di conseguenza, anche i consumi energetici. Quindi le bollette per le forniture energetiche saranno ridotte. Si stima che un buon isolamento termico sia in grado di ridurre anche del 70-80% i consumi energetici di un immobile.
Inoltre, è bene sottolineare come gli interventi di isolamento termico siano convenienti in questo periodo, in quanto coperti dal cosiddetto Superbonus 110%.
Vantaggio relativo al confort abitativo
L’isolamento termico permette di mantenere all’interno dell’abitazione una temperatura interna costante e omogenea, con conseguente miglioramento del confort abitativo. Inoltre, interventi di coibentazione di tetti o solai permettono di limitare al massimo o eliminare condense, e successive muffe, da pareti o soffitti, con un indiscutibile miglioramento della salubrità degli spazi abitativi.
Come e dove intervenire
Il primo passo da fare è quello di rivolgersi a dei professionisti in grado di stilare un audit energetico dell’immobile in questione. Si tratta di una documentazione stilata sulla base di rilievi e analisi relativi ai consumi di un’abitazione, alle condizioni degli impianti e ai flussi energetici, con relative dispersioni che interessano l’immobile.
Pareti
Le pareti di un edificio sono elementi importantissimi in caso di isolamento termico e uno dei primi settori d’intervento. Nello specifico esistono tre modalità di isolamento termico delle pareti:
- Isolamento esterno
- A intercapedine
- Isolamento interno
Isolamento esterno
Si tratta dell’intervento più conosciuto, quello che comunemente viene chiamato “cappotto termico”. Questo intervento consiste nell’incollaggio di speciali pannelli di materiale isolante sulla struttura esterna di un immobile, facendo particolare attenzione in caso di volumi sporgenti e spigoli. I pannelli vengono poi finiti con il rasante e una rete porta intonaco.
L’isolamento esterno apporta svariati benefici all’immobile:
- Riduzione dei ponti termici esterni
- Protezione della struttura da eventuali sbalzi termici
- Eliminazione del fenomeno della “parete fredda”
- Aumento della capacità di accumulo di calore dei muri.
Isolamento a intercapedine
Questo tipo di isolamento è indicato per strutture che dispongono di pareti a doppia fodera e consiste nell’inserimento di isolanti sfusi all’interno dello spazio libero fra le due strutture architettoniche.
Purtroppo, questo tipo di isolamento non risolve il problema dei ponti termici, in quanto pilastri e travi esulano da questo trattamento.
Isolamento interno
Come già dice la definizione, questo tipo di intervento viene eseguito foderando pareti e soffitti interni con il materiale isolante. Si tratta di un intervento che si esegue quando esiste l’impossibilità di azione sulle pareti esterne. Infatti, uno dei punti a sfavore dell’isolamento interno è quello di sottrarre volumetria agli ambienti. Inoltre, il cappotto interno potrebbe aumentare anche i fenomeni di condensa dentro l’abitazione.
I vantaggi di questo intervento sono:
- Semplicità di posa
- Possibilità di intervento anche in edifici con facciate sottoposte a vincolo architettonico
- Intervento parziale, anche applicabile a singoli appartamenti
Infissi
L’isolamento termico deve essere applicato, oltre alle pareti, anche agli infissi di un immobile. Gli interventi sugli infissi possono essere raggruppati in tre grosse casistiche.
La prima riguarda l’inserimento di un secondo vetro, in caso di vetro singolo e laddove il serramento lo permetta. La seconda prevede l’inserimento di un altro serramento con elevate prestazione di isolamento termico e acustico, all’interno o all’esterno di quello esistente. La terza casistica prevede la sostituzione dell’intero infisso con uno più performante.
Gli infissi più performanti dal punto di vista delle prestazioni energetiche sono solitamente realizzati in legno, PVC (con anima in metallo), in profilato metallico oppure quelli di composizione mista, realizzati con questi materiali.