Impianti idraulici del bagno: progettazione, consigli e manutenzione

Uno schema degli Impianti idraulici del bagno, con sopra tubi e raccordi

Cosa è utile sapere per progettare al meglio gli impianti idraulici del bagno? Quali sono le informazioni indispensabili per una corretta manutenzione? Vediamo insieme alcuni consigli.

La progettazione degli impianti idraulici richiede competenze ed esperienze specifiche. Tutti sappiamo quanto sia spiacevole avere un bagno fuori servizio, anche solo per pochi giorni, a causa di interventi o problemi sugli impianti.

Impianti idraulici del bagno: progettazione

Le prime utili indicazioni sulla progettazione del bagno sono contenute nel D.M. 5 luglio 1975 in cui si specifica che nel locale devono essere presenti wc, bidet, lavabo, vasca da bagno e doccia. Inoltre, deve essere prevista un’apertura esterna per il ricambio dell’aria o un sistema di areazione meccanica. Mentre l’altezza del locale può essere anche solo di 2,40 metri (per le altre stanze della casa la norma prevede un’altezza di 2,70 per gli alloggi fino a 1000 metri sul livello del mare).

L’indicazione dei sanitari suggerisce che gli impianti idraulici del bagno siano forniti di acqua calda e fredda con relativi scarichi e che il wc sia collegato a una fossa biologica o alla rete fognaria delle acque nere.

Schemi di progettazione

Tre sono gli schemi di progettazione più frequenti:

  • in linea, dove i sanitari sono allineati tutti lungo una linea retta;
  • ad angolo, dove vengono disposti su due lati contigui;
  • in opposizione, dove i sanitari sono posizionati su due lati opposti.

Qual è lo schema migliore?

Dipende dalla pianta dell’edificio e dagli spazi interni: tra i sanitari dovrebbero infatti essere rispettate alcune distanze.

Distanze minime fra sanitari

La legge 2182/2014 stabilisce che ci devono essere:

  • 15 cm tra muro e wc;
  • 10 cm  tra wc e il bidet;
  • 20 cm tra bidet e vasca/doccia;
  • 10 cm tra wc e doccia;
  • 5 cm tra doccia e lavabo.

Nel caso di disposizione frontale la distanza tra i sanitari deve essere di almeno 55 cm.

I materiali

Gli impianti idraulici del bagno prevedono delle tubature di adduzione, cioè destinante a portare acqua calda e fredda ai sanitari. Queste, connesse all’impianto generale dell’abitazione, possono essere in rame o in multistrato polietilene.
Inoltre, vi devono naturalmente essere tubature di scarico, solitamente in pvc rigido (UNI 7443), in polietilene ad alta densità o in polipropilene.
Spesso, in passato, negli edifici a più piani era frequente trovare tubazioni in ghisa, materiale con buone proprietà fonoassorbenti.

Gli scarichi a seconda della tipologia di impianti possono raggiungere singolarmente la rete fognaria o possono essere collettati nello scarico del wc ed essere immessi nella rete. Questo sistema è utilizzato dove non è prevista la distinzione tra acque nere ed acque chiare.

Negli impianti più moderni e più attenti alla sostenibilità, le acque di lavandini e docce e vasche (acque grigie) possono essere recuperate, trattate e riutilizzate. Soluzione, questa, che permette di risparmiare una risorsa preziosa, ma deve essere scelta in fase di realizzazione dell’impianto.

Un dato essenziale a cui occorre porre la massima attenzione in fase di progettazione degli impianti idraulici è la pendenza di deflusso dei tubi di scarico. Deve essere di 1 cm al metro, per garantire un deflusso senza problematiche.

In relazione ai materiali, per le tubazioni di adduzione il rame è la soluzione che garantisce prestazioni migliori. Questo materiale non presenta tossicità e resiste molto bene al surriscaldamento dovuto alla cessione di calore dell’acqua calda. Purtroppo ha un costo più elevato.

Le tubazioni in rame possono essere anche lasciate a vista, poiché – se gestite nella maniera corretta – possono anche avere un impatto estetico piacevole, soprattutto nelle case con muri in pietra.
In questo caso, la progettazione degli impianti idraulici del bagno deve essere ancor più “ordinata” e tener conto di elementi estetici come l’allineamento delle tubazioni e la cura nella saldatura dei raccordi.

Impianti idraulici, manutenzione e consigli

Gli impianti idraulici del bagno devono essere sempre in perfetta efficienza. Soprattutto perchè gli interventi di riparazione sono invasivi, data la posizione delle tubature sotto pavimento e all’interno delle pareti.

La manutenzione ordinaria prevede la pulizia di pozzetti di scarico e l’eventuale svuotamento della fossa biologica. Può essere utile effettuare una video ispezione delle tubature ed è senza dubbio essenziale che gli utenti abbiano comportamenti corretti, evitando di introdurre negli scarichi elementi estranei solidi o liquidi, come ad esempio oli di cottura.

Per evitare la formazione di cattivi odori è bene pulire con attenzione i filtri del piatto doccia e altri, eliminando eventuale materiale trattenuto. È buona norma lasciar scorrere di tanto in tanto acqua pulita per favorire il regolare deflusso degli scarichi.

La manutenzione straordinaria si effettua invece in caso di perdite o ristrutturazioni. Si tratta spesso di interventi con sostituzione di tubature e rifacimento degli impianti che possono rendere inagibile il bagno per alcuni giorni. Un’ottima ragione per attuare una corretta manutenzione ordinaria, poiché anche in questo caso è meglio “prevenire che curare”.

Per la progettazione e la manutenzione degli impianti idraulici del bagno è opportuno fare riferimento a professionisti del settore che possano certificare i loro interventi e l’esecuzione a regola d’arte degli impianti e studiare la soluzione migliore in ogni circostanza.

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