Leggero, versatile, economico e facile da posare: il cartongesso è il materiale perfetto per ristrutturazioni d’interni che prevedono controsoffittature, nuove disposizioni dei volumi e persino arredamento.
Il cartongesso è un materiale composto da gesso minerale, altri componenti e leganti disposti su lastre in cartone. In questa forma si diffonde soprattutto negli Stati Uniti, dove diventa un perfetto rivestimento interno per le parete delle abitazioni in legno. La sua fortuna in Europa, non a caso, comincia proprio dai paesi del Nord dove sono più diffuse le abitazioni in legno.
Il cartongesso: le caratteristiche che lo rendono unico
In primo luogo, si tratta di un materiale leggero, disponibile in pannelli o in lastre. Questo significa che può essere utilizzato per pareti verticali, ma anche per spazi orizzontali perché non grava sulla struttura.
Occorre segnalare però che questa leggerezza si traduce in bassa resistenza meccanica. Per questa ragione non è consigliabile utilizzare il cartongesso per arredi in sospensione come mensole o strutture per sorreggere carichi eccessivamente pesanti.
È un materiale naturale, realizzato con gesso minerale e cartone e può dunque trovare impiego nell’architettura ecosostenibile.
È estremamente versatile e per questo gli architetti ne fanno largo utilizzo per creare pareti divisorie, variare i volumi di ampi spazi in ristrutturazione, abbassare soffitti eccessivamente alti, ricavare vani ripostiglio.
Il cartongesso offre anche buone capacità isolanti e può essere utilizzato per insonorizzare gli ambienti o comunque diminuire l’impatto acustico in situazioni molto rumorose.
Rappresenta una discreta barriera contro l’umidità e ha una buona resistenza a calore e fuoco. Esistono infatti tipologie particolari di cartongesso realizzate con gesso, fibra di vetro e materiale non combustibile, che sono totalmente ignifughe. Normalmente questo tipo di cartongesso è rosa, ma il colore non basta per individuarlo con certezza. Occorre verificare che la classe di reazione al fuoco sia A1 o A2.
Il fai da te è sempre sconsigliato quando si parla di una ristrutturazione importante, in particolare se l’ambiente che si sta ristrutturando potrebbe riservare pericoli di incendio o richiedere una certificazione specifica, come il locale caldaia. Meglio affidarsi a dei professionisti.
Diverse tipologie per diversi usi
Fino ad ora, tranne che nel caso del cartongesso ignifugo, abbiamo parlato di cartongesso normale. Esistono però diverse tipologie tecniche, opportunamente indicate per diversi usi.
Cartongesso termoacustico
Il cartongesso termoacustico è indicato per isolamento termico e acustico degli ambienti. È abbinato a polistirolo e/o polistirene ed è disponibile in diversi spessori.
Cartongesso idrorepellente
La versione idrorepellente è stata sviluppata per non assorbire acqua ed è utilizzata per lavori speciali in cucine, bagni e lavanderie.
Cartongesso per isolamento acustico
Questa versione ha all’interno colle particolari che trattengono il diffondersi dei rumori e viene utilizzato soprattutto negli edifici pubblici e nell’hotellerie.
Cartongesso resistente a carichi
Esiste poi la versione resistente ai carichi. Si tratta di lastre speciali con caratteristiche di resistenza meccanica migliorate. Sono utilizzate per controsoffitti portanti e per strutture destinate a reggere carichi.
Cartongesso da esterni
Esiste anche una versione da esterni, realizzata con speciali cementi alleggeriti per resistere alle intemperie.
A queste tipologie di cartongesso ne vanno aggiunte altre due: il cartongesso flessibile, a bassissimo spessore per superfici curve, e il cartongesso resistente ai raggi X, accoppiato a una lastra di piombo.
Nell’interior design contemporaneo non sono rari persino i complementi d’arredo realizzati in cartongesso come mensole o librerie che possono risultare di fatto integrate nella parete.
Come si usa
Il cartongesso è per lo più utilizzato per realizzare in modo veloce pareti divisorie e contropareti attrezzate. Queste ultime sono montate per proteggere o nascondere la parete originaria, dove vengono posizionati gli impianti elettrico e idraulico.
L’utilizzo principale rimangono le controsoffittature, necessarie per creare intercapedini, per isolare gli impianti a soffitto o semplicemente per ridurre l’altezza dei locali, renderne mossa la conformazione, incassare gli impianti di illuminazione. In questo caso è necessario utilizzare una griglia a cui i pannelli vengono appoggiati e sospesi.
Anche se il cartongesso è un materiale di utilizzo relativamente semplice, per fare un lavoro a regola d’arte è meglio rivolgersi a dei professionisti che si occupano della scelta e della posa dei materiali, ma anche di realizzare un progetto preliminare e di verificarne la fattibilità. L’intervento di un professionista fa la differenza tra un lavoro ben eseguito, bello, resistente e sicuro e una soluzione imperfetta e anche potenzialmente pericolosa.
Essenziale, per esempio, la scelta della colla se si intende appoggiare la lastra direttamente alla parete, ma anche la costruzione delle griglie di sostegno può rivelarsi meno agevole del previsto. Inoltre, i professionisti sapranno individuare i materiali migliori per nascondere le fughe tra e lastre, evitando che a distanza di anni si formino sulla superfice degli stucchi crepe e discontinuità.